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Metà della popolazione mondiale (tipicamente, quella femminile) non ha la possibilità materiale di fruire di una delle più grandi invenzioni della civiltà: l'orinatoio a muro. Per l'altra metà, si preannunciano tempi duri: se queste sono le tendenze per il futuro, sarà necessario allenare la vescica a trattenere il più a lungo possibile i propri bisogni fisiologici.
Ogni tanto, anche Microsoft riesce a fare qualcosa di buono. Ad esempio, gli spot per la campagna pubblicitaria di OneNote: tre filmati assolutamente geniali, da vedere con estrema attenzione (soprattutto per quello che accade in secondo piano).
Mi pare che ne abbiano parlato già i quotidiani, ma per quelli come me che passano i primi 30 minuti della giornata a rigirarsi nel letto spegnendo metodicamente la suoneria della sveglia senza riuscire ad alzarsi, vale la pena tornare sull'argomento. Al MIT di Boston, hanno trovato la soluzione al problema: una sveglia motorizzata che, dopo il primo squillo, si lascia cadere dal comodino per andare a nascondersi sotto il letto. Dove, dopo qualche istante, riprende a suonare allegramente. Oltre all'originale, ci sono già le variazioni sul tema.
Evidentemente ero distratto, come lo erano qualche altro milione di persone in piazza o davanti ai teleschermi. Possibile che nessuno - a parte gli attentissimi giornalisti del Canale 8 di Indianapolis - si sia accorto che al funerale del Papa c'erano anche gli extraterrestri?
Elementare, dunque geniale: i due migliori motori di ricerca, per la prima volta insieme. Strano che nessuno lo avesse ancora pensato.
Visto che è in arrivo il caldo (siamo ottimisti...) dichiaro ufficialmente aperta la stagione delle magliette. Per quel che mi riguarda il mio abbigliamento, non credo che riuscirò a fare a meno di queste t-shirts.
A meno di 24 ore dall'apertura delle urne (quelle elettorali, non quelle cinerarie), ci giunge direttamente dal Polo questo prezioso contributo alla campagna elettorale per il rinnovo dei consigli regionali.
Applicazioni pratiche della Legge di Murphy: se qualcosa può andare storto, lo farà. Shit happens, come dicono giustamente gli anglofoni, specialmente con i computer. E con la rete, di conseguenza. Ergo, se volete provare il brivido di assistere alla distruzione di un sito (magari proprio questo) ad opera di invasori alieni, dinosauri, inondazioni o incendi, vi basta seguire cliccare qui.