18.10.03
Catastrofi a scelta
La causa più frequente per la perdita di dati informatici è la rabbia. Quella che ci assale quando il computer fa le bizze, con conseguenze spesso nefaste per l'incolpevole hardware (visto che la responsabilità, nove volte su dieci, è del software).
La BBC ha fatto un inchiesta tra gli esperti in recupero dati, compilando questa Top 10 dei disastri informatici con cui devono misurarsi più spesso.
- Portatile colpito in un momento di rabbia
- PC scagliato fuori dalla finestra per distruggere le prove prima dell'arrivo della polizia
- Portatile caduto dalla moto e investito da un autobus
- Portatile caduto nella vasca da bagno
- Computer rubato e recuperato dopo 3 settimane nel fiume
- Vino rosso sul laptop, versato durante la cena
- Server abbandonato a se stesso a girare 24 ore su 24, 7 giorni su 7, ricoperto da un tappeto di polvere
- Computer tirato contro un muro
- Laptop ricoperto di latte
- Laptop dimenticato sul tetto dell'auto
Entrando in camera mia potrete assistere all'eterna lotta tra l'uomo e la macchina. Non c'è giorno che qualcosa vada liscio. Visto che m'è capitato più e più volte di fare disaster recovery posso dire che le cause della perdita di dati (anche se inferiore al 5% nei miei casi) sono attribuibili a:
1) Al sistema operativo (90% dei casi)
2) Ad un driver malprogrammato di un qualsivoglia hardware
3) All'hardware che va in conflitto con un altro hardware
4) All'errore umano (dovrebbero implementare la schermata blue che dice: L'utente ha eseguito un'operazione non valida e sarà terminato)
5) Alla sfiga (tipo quando vai a letto con il pc acceso e funzionante e ti svegli con una simpaticissima schermata del POST del Bios che ti avvisa candidamente che il disco primario e il secondario sono andati beatamente alle cozze e da li puoi intuire che la probabilità di far ripartire il sistema è pari a quella di scoprire la panacea di tutti i mali)
6) Alla temperatura elevata all'interno del case.
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